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Baco da seta (bachicoltura)

baco da seta

Tra gli allevamenti inflazionati e di cui bisogna scongiurare tutte le difficoltà c’è sicuramente quello del baco da seta.

Allevare i bachi non è propriamente facilissimo ma può, se portato avanti con impegno, creare un vero e proprio impero redditizio.

La bachicoltura, termine tecnico con il quale si è soliti indicare questo allevamento, ha origini nell’Antica Cina ed ha trovato poi campo fertile, durante l’Impero Bizantino, anche in Europa e in Italia. Alessandro Baricco ne ha tessuto un’intera trama nel libro “Seta”, nel quale il protagonista, per mantenere vivo e sempre fruttuoso l’impero tessile, era costretto a lunghi viaggi per poter accaparrarsi i migliori bachi da seta.

Oggi questa pratica ha trovato terreno fertile in Italia e si è anche largamente diffusa; anche se può spaventare per l’impegno richiesto.

Qui di seguito alcuni utili consigli su come allevare bachi da seta.

Cosa sono i bachi da seta

Il tessuto di seta è il prodotto finale di un lungo processo di lavorazione che ha origine da un animale simpatico ma non propriamente bellissimo: il baco da seta.

Il baco appartiene alla famiglia dei Bombycidae, e venne classificato per la prima volta nel 1758 sotto il nome di Bombyx mori.

Questo animale è come una falena e si nutre principalmente di foglie di gelso, di cui è ghiotto. Grazie a due ghiandole parallele, collocate all’interno del corpo, il baco produce il filo di seta. Quella che però va sotto il nome di seta è in realtà l’insieme delle proteine che vengono prodotte in queste ghiandole. Una volta saturo in termini di quantità, l’insetto la espelle grazie a due fenditure che si trovano ai lati della bocca e che vanno sotto il nome di seritteri. La sottile bava a contatto con l’aria gelifica nell’immediato e l’animale, attraverso minuziosi movimenti a otto, produce il famoso bozzolo di seta grezza.

Il ciclo vitale del baco da seta può sintetizzarsi in 4 mute e 5 età: dopo soli 5 giorni avviene la prima muta che conclude la prima età, dopo 4 giorni avviene la seconda e dopo 5 ancora la terza, nei 6 giorni successivi si assiste alla quarta e ultima muta e dopo circa 10 giorni, alla conclusione quindi della quarta e ultima muta, si assisterà alla formazione del bozzolo. La larva ha una durata di vita di circa un mese e a 15 giorni dalla formazione del bozzolo avverrà l’incantevole metamorfosi dello sfarfallamento.

Come tutte le specie animali anche il baco da seta conosce varie specie al suo interno che differiscono per diametro del filo, quantità di seta prodotta e colore del bozzolo. La tipologia maggiormente diffusa è il poliibrido.

baco di seta
Bruco da seta (Foto©Pixabay)

Come si allevano i bachi da seta

Come già anticipato allevare bachi da seta richiede impegno, costanza e un buon investimento economico iniziale.

Questo lavoro può dare inizio a un redditizio introito ma richiede una certa concentrazione. La potenzialità economica è direttamente proporzionale all’impegno.

Innanzitutto bisogna sapere che la bachicoltura è soggetta a stagionalità, la schiusa delle uova avverrà tra aprile e maggio, ed è bene sapere a quale varietà di baco si stia assistendo. Per l’alimentazione del baco è necessario avere a disposizione elevate quantità di foglie di gelso, di cui è ghiotto e di cui si ciberà senza sosta notte e giorno. Non a caso la schiusa delle uova coincide col periodo in cui le foglie di gelso raggiungono la loro completa formazione.

Come già anticipato, il baco, prima della formazione del bozzolo, affronterà un ciclo vitale che può sintetizzarsi in 4 mute e 5 età larvali.

Incubazione

Il passaggio iniziale per l’avvio della bachicoltura, richiede l’incubazione del seme dei bachi, cioè delle loro uova deposte. Queste dovranno trovarsi in un luogo la cui temperatura salirà gradualmente da 12,5°C a 26°C e in cui vi saranno 18 ore di luce e 6 di buio. Questo passaggio durerà circa 3 giorni e successivamente, passati 13 giorni totali, inizierà la schiusa delle uova. Questo passaggio non è preoccupante per il tempo impiegato: ci vorranno infatti 9 ore e con molta probabilità comincerà al mattino e terminerà la sera. Da questo punto in poi si possono seguire le varie età del baco da seta.

Le varie età dei bachi da seta

Durante la prima età larvale si dovrà procedere a fornire l’alimentazione adeguata alle larve, che prevede soltanto foglie di gelso. Le foglie dovranno essere posizionate su telaini sovrapponibili in cui vi sono i bachi e dovranno coprire l’intera superficie.

Il giorno successivo alla schiusa, le larve possono rimanere nello stesso telaino delle uova purché vengano trasferiti in luoghi più grandi e in cui la temperatura è costante. Al termine della prima muta, si può dare inizio alla seconda età dei bachi. Le larve che hanno concluso questo passaggio vengono trasferite su telaini di legno che permettano loro una migliore areazione. Su questi telaini si consiglia di appoggiare fogli di carta con fori di 5 mm che verranno cambiati spesso. L’alimentazione prevede, come sempre, le sole foglie di gelso.

Dopo due settimane dalla nascita in genere si registra la terza età dei bachi da seta ed è un passaggio obbligato quello del controllo delle condizioni delle foglie di gelso somministrate, che il cambio dei fogli forati sia frequente, che l’illuminazione sia diffusa e schermata se proveniente dall’esterno, che vi sia un sufficiente riciclo d’aria e che la temperatura sia costante a 24°C.

Dopo cinque giorni da questa fase ha inizio la quarta età ed è durante questo passaggio che i bachi vengono generalmente trasferiti a terra. Durante questa età gli allevatori hanno avanzato due scuole di pensiero: i bachi infatti possono essere allevati sempre su graticci montati a castello, nel caso in cui si abbia poco spazio a disposizione, oppure si può passare direttamente a terra. Quest’ultimo caso è sicuramente il più diffuso.

Per il passaggio a terra bisogna preparare un letto, chiamato pezzone, che sia di paglia, cartone o trucioli per evitare il contatto diretto dei graticci col terreno.

La quinta e ultima età è quella che chiede maggiori attenzioni. Dopo aver somministrato tre pasti sul pezzone, bisogna prepararsi a inspessire la superficie con un secondo pezzone. Le foglie di gelso, fornite di tutti i rami e delle larve intente a mangiarle, dovranno essere posizionate sull’intera superficie.

Allo scattare del primo mese di cure, le larve avranno terminato il loro ciclo vitale e saranno pronte a costruire la struttura dentro cui depositeranno il bozzolo. In questa fase il baco da seta cerca un posto sicuro e stabile tra i rami messi a disposizione. Ed è lì che porteranno a termine la metamorfosi.

bacco di seta
Baco della seta (Foto©Pixabay)

Attrezzatura per allevare baco da seta

Come anticipato la bachicoltura richiede un costo iniziale che fornirà però la certezza di un certo reddito di produzione. Nel costo totale bisogna inserire la somma dell’allevamento più quella della produzione della foglia di gelso.

Per quanto concerne le attrezzature necessarie bisogna innanzitutto considerare lo spazio: bisogna avere almeno 500 m2 dove poter inserire un tunnel con schermo termico e riscaldamento di soccorso che garantisca la possibilità di inserire 25 telaini da inserire nello stesso ciclo di produzione.

Sono indispensabili poi i graticci, dove appoggiare le larve e le foglie di gelso durante le varie età, e i teli e le attrezzature per i due stadi larvali, in particolare per l’ultimo, in cui i bachi verranno disposti a terra.

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Ultimo aggiornamento il 28 Marzo 2024 20:32

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