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Categoria: Allevare Polli e Galline

Amate tanto da essere adottate come animale da compagnia, oppure odiate tanto da essere considerate simbolo di inettitudine, le galline sono alcuni tra gli animali domestici più familiari e comuni e da sempre allevate dall’uomo.

Ultimamente però si nota una sempre maggiore crescita dell’attività di allevamento, soprattutto in Italia; scopriamo insieme i vantaggi e come allevare nel modo giusto le galline.

Origini

È utile, non solo per cultura personale ma anche per finalità pratiche, conoscere origini e caratteristiche di questi animali perché, se a primo impatto la distinzione tra gallina, gallo, pollo, pulcino, pollastra, chioccia, cappone, possono sembrare trasparenti, in realtà andando più a fondo risultano problematici, pertanto ne forniremo una spiegazione nel paragrafo seguente.

Non siamo certo qui a tentare di fornire una risposta alla celebre domanda ontologica e profondamente esistenziale “è nato prima l’uovo o la gallina?”, ma è importante diffondere informazioni che permettano di aiutare in modo costruttivo gli allevatori e chiunque decida di intraprendere la strada dell’allevamento di galline.

Caratteristiche e temperamento

La gallina, pur essendo un volatine, ha perso la capacità di compiere lunghi voli, il massimo che può compiere è infatti qualche decina di metri.

È un animale onnivoro e vive generalmente in gruppo: questa caratteristica di essere un animale sociale è fondamentale perché la gallina si colloca nel gruppo in base ad un ben preciso ordine di beccata, costituendo una gerarchia sociale che deve ricostituirsi ogni qualvolta esemplari anziani vengono a mancare o nuovi esemplari fanno il loro ingresso nel gruppo.

Il classico verso della gallina è il “chiocciare” ma questo non è certamente l’unico: per ogni situazione c’è un verso preciso con un preciso significato.

Terminologia e differenze

Le differenze tra gallina, pollastra, pulcino, pollo e cappone dipendono dal sesso e dall’età.

  • Con il termine “gallina” si intende un esemplare di sesso femminile a partire dall’età di inizio della carriera riproduttiva fino alla fase adulta dell’animale;
  • Quando invece la gallina è giovane, ovvero che ancora non ha raggiunto la maturità sessuale, si usa il termine “pollastra” e solitamente arriva ad avere un peso di circa 1,5 kg;
  • Il termine “pulcino”, invece, si utilizza per gli esemplari sia maschi che femmine, nei primi 7 giorni di vita;
  • Il “pollo” è un esemplare maschio giovane che ancora non ha raggiunto la maturità sessuale, mentre per indicare l’esemplare maschio adulto e capace di riprodursi si usa, comunemente, il termine “gallo”;
  • Infine per “cappone” si intende un maschio castrato a partire dall’età di circa due mesi.

Alimentazione

La gallina è un animale onnivoro che, in situazione di vita in libertà ama razzolare il terreno in cerca di semi, erbe, lombrichi, vermetti, insetti, e simili.

Questo volatile di solito ingurgita anche dei piccoli sassolini che aiutano il suo stomaco a sminuzzare e digerire il cibo. Una dieta equilibrata prevede un’alimentazione a base di mais, grano, crusca bagnata, ma anche pane duro e ogni tanto frutta e verdura.

Alloggio

Bisogna sottolineare che è possibile allevare galline anche all’aperto in giardino ma è fondamentale che queste siano provviste di un proprio ricovero di dimensioni pari come minimo a 3 metri quadri per 2 metri di altezza.

Le galline dovrebbero disporre, in particolare, sia di un pollaio coperto che di una zona di pascolo, che può essere tranquillamente il giardino di casa.

Il pollaio poi deve essere munito di nidi dove le galline dovranno essere abituate alle deposizione delle uova. Sono poi necessari degli abbeveratoi, con acqua sempre disponibile e pulita, delle cassette di plastica per il mangime (si consiglia la plastica per evitare che le galline beccando possano frantumare, scheggiare e rompere eventuali contenitori in vetro, con il rischio di ferirsi) e della paglia, per tenere caldo il nido.

I pollai attrezzati per 2 – 3 galline, dovrebbero misurare almeno 150 cm. ed essere dotati di posatoi (ovvero dei nidi per la raccolta delle uova), di  abbeveratoi e una mangiatoia.

Allevare galline all’aperto

Per questo tipo di allevamento è necessaria una staccionata, soprattutto se il giardino è troppo grande o ha accesso su una strada. Per la realizzazione sarà sufficiente conficcare nel terreno, possibilmente ricoperto di prato, dei pali di legno su cui poggerà la rete metallica. Fatto ciò, si potrà procedere con il collocare la gabbia.

Igiene e cura

È importante che le vaschette siano riempite periodicamente e bisogna assicurarsi che non manchi mai il cibo. Durante il giorno le galline hanno bisogno di razzolare all’aria aperta e, di conseguenza, si può approfittare della loro assenza in gabbia per pulirla;

bisogna pulire anche l’area esterna, per evitare che si accumulino gli escrementi. Durante la notte le galline vanno chiuse nella gabbia.

Accoppiamento

La riproduzione inizia con un rituale di corteggiamento con cui il maschio fa un ballo attorno alla femmina scelta, aprendo una delle ali e girando in tondo. Una volta che la gallina depone un uovo fecondato inizia la fase di incubazione (anche detta “covata”) che dura dai 21 ai 24 giorni.

La chioccia

La chioccia è la denominazione che viene attribuita alla gallina a partire dall’età di inizio della carriera riproduttiva, ed in particolare quando cova le uova, fino alla schiusa con la nascita dei pulcini; età di almeno 6/7 mesi.

Malattie e cure

Tra le malattie più comuni vi sono quelle di origine virale come il vaiolo dei polli, ossia ulcerazioni cutanee sulla testa che si curano con un vaccino preventivo e la tintura di iodio per alleviare le ulcere e quelle di origine batterica tra cui la Psittacosi, febbre alta, polmoniti, diarrea, e il colera aviale.

Quanto vive in media gallina

L’aspettativa di vita di una gallina è dovuta a tanti fattori: razza, peso, alimentazione, malattie, tipo di allevamento. In generale, però, l’età media può variare dagli 8 ai 12 anni di vita.

Razze di galline: quali galline fanno più uova

Le galline ovaiole sono così chiamate proprio per l’abbondanza nel deporre le uova, arrivando ad un totale annuo di circa 300 uova.

Tra le razze migliori vi troviamo la Gallina ovaiola Padovana, la gallina Livornese, la gallina siciliana e la Marans.

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